L'antica storia del tè

Il tè è un notissimo infuso ricavato dalle foglie (spesso miscelate con altre spezie, erbe o essenze) di una pianta legnosa, la "Camellia sinensis".   
La più antica bevanda dell'Estremo Oriente occupa in quelle terre una posizione gastronomica e culturale paragonabile a quella tenuta dal vino in Occidente
Sono molte le leggende sull'origine del tè. Una delle più famose ha come protagonista l’imperatore cinese Shen Nung, celebre per la sua profonda conoscenza delle proprietà medicinali di erbe e piante.
Il sovrano quasi tremila anni a.C. avrebbe scoperto casualmente che delle foglioline di uno specifico albero, cadute in un recipiente d’acqua in ebollizione, regalavano un profumo meraviglioso, trasformando l'acqua in bevanda.

Inizialmente le foglie della pianta, erano raccolte e ridotte in poltiglia fino a formare degli impiastri curativi da applicare sulle parti doloranti. In seguito venne impiegato come bevanda e furono tre le tecniche di preparazione del tè, che si sono sviluppate durante i secoli: bollito, sbattuto e infuso, identificate con le dinastie imperiali in cui esse prevalsero. Nel VII sec. d.C., sotto la dinastia Tang il tè divenne la bevanda nazionale cinese, si faceva essiccando le foglie, per poi pressarle ed ottenere panetti che venivano frantumati nel mortaio e bolliti in acqua con sale, zenzero, buccia d'arancia, latte e a volte cipolle.

Proprio in questo periodo venne pubblicato il primo "Canone del Tè" del poeta Lu Yu. Dal X secolo, sotto la dinastia Sung il tè conobbe l’età dell'oro, diventando molto alla moda. Le foglie erano pestate e ridotte in polvere finissima che passata in una ciotola, dopo l'aggiunta di acqua calda, veniva schiumata con un frustino di bambù, rituale che sopravvive ancora in Giappone. Durante la dinastia Ming (XIV sec.) si affermò la produzione e la conservazione delle foglie di tè sfuse, seguendo il metodo che ancora oggi conosciamo. Non si sa con certezza se siano stati i portoghesi o gli olandesi i primi a portare il tè in Europa. Le foglie della Camellia sinensis sarebbero arrivate all’inizio del '600, caricate nelle stive delle navi come riempitivo dello spazio lasciato libero da altre merci.

Dal 1637 la Compagnia Olandese delle Indie Orientali intuì le possibilità di profitto ricavabili vendendo le foglie del tè quali medicamento. Ben presto però gli olandesi divennero dei grandi estimatori della bevanda. Le notizie riguardanti la bevanda orientale e i suoi benefici raggiunsero anche l'Inghilterra, dove l'abitudine di berla si diffuse velocemente dando origine al famosissimo rito del tè delle 5. 

Anche Witt ha deciso di sfruttare i benefici di questa splendida pianta ed in particolare del tè verde. Diuretico, depurativo, drenante, antiossidante e prezioso aiuto per sciogliere i grassi, è impiegato come principio attivo nell’intera linea Naturalforma, composta da Drink, un aiuto per bruciare i grassi, Drena, per drenare e depurare l’organismo e Cellulite, crema che tonifica e rimodella le forme femminili.

                                                                                                               D.ssa Giussani

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