Il rientro al lavoro dopo le vacanze

Non è dimenticando le ferie che si entra meglio nel ritmo lavorativo, ma, anzi, rivivendone interiormente i momenti più belli ogni qualvolta si ha bisogno di serenità o di carica.

Nei giorni scorsi, radio, tv e giornali si sono occupati del rientro dalle vacanze, offrendo svariati consigli su come superare questo momento "difficile, suggerendo qualche forma di ammortizzazione, distrazione o rassegnazione per lo stato di disagio. Ma, come spesso succede, molti di questi suggerimenti creano il problema invece di risolverlo, perché il messaggio che comunicano, e quindi propagano, è che il rientro è doloroso, e questo induce le persone a programmare se stesse e gli altri a tornare depressi dalle vacanze.

Quando il genitore pretende che il figlio riprenda volentieri la scuola, magari esortandolo a fare meno capricci, a essere più responsabile, ecc., o quando il capo si lamenta che i suoi collaboratori sono poco attenti, perché stanno ancora pensando alle ferie, sono stati proprio loro a trasmettere, sebbene inconsciamente, che il rientro è un momento triste, duro, come è ogni lunedì mattina, e che il lavoro è un peso, una sofferenza, ed altri messaggi negativi di questo tipo.

Per meglio gestire questi momenti di transizione esiste un'alternativa, più armoniosa, che può essere di valido aiuto. E' possibile focalizzarsi sui momenti gioiosi, seppur di breve durata, vissuti durante il periodo di vacanza, per fare in modo che essi continuino a vivere dentro di noi. Questi momenti, come ogni altro, sono registrati nella nostra memoria, e riportandoli alla coscienza possiamo rievocare il senso di benessere a loro associato e arricchire il nostro presente invece di sforzarci per distoglierne l'attenzione.

Ecco una breve sequenza di passi da fare ogni volta che se ne sente la necessità:
  • Individuare uno scorcio, un frammento, un momento trascorso che hai vissuto bene, anzi benissimo.
  • Rivedere, quindi, quel momento come fosse adesso.
  • Riascoltare poi tutto ciò che giungeva alle orecchie (i suoni e i silenzi) come si fosse di nuovo in quella situazione.
  • Infine, rivivere le sensazioni sulla propria pelle e dentro di sé, ampliandole a piacere.
  • Ha preso forma l'impressione di essere di nuovo in quel momento gradevole? Se non fosse così, ripetere alcuni di questi passi, magari dandogli più attenzione ed enfasi.
Ripetendo questa esercitazione un po' di volte, ci si accorgerà che con il passare dei mesi, i momenti gioiosi appena trascorsi, o anche quelli di un passato più lontano, rimangono più vitali. Serviranno anche come punto di riferimento per ricaricarsi in qualsiasi situazione in futuro.

Arthur Sackrule  
http://www.lifegate.it

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